Diritti elementari, no FONDAMENTALI.

Diritti elementari, no FONDAMENTALI.

I bambini che vanno all’asilo nell’isola di Pantelleria sono circa cento

Pochi direte e aggiungo, a loro sarebbero destinate ben quattro scuole per l’infanzia dislocate tra il paese di Pantelleria, Tracino, Scauri e Pantelleria.

Insomma, se si conosce un poco il territorio se ne deduce che sono ben distribuite.

Peccato che nessuna di queste al momento abbia aperto i battenti.

Per tutte e quattro le scuole tra il 2017 e il 2018 sono stati previsti lavori di ammodernamento dal punto di vista architettonico ed energetico.

Addirittura la scuola di Tracino l’anno scorso era stata aperta e sembrava fosse nuova di zecca.

Ma no, quest’anno altre varianti al progetto e altri lavori.

Purtroppo se si rivolge una semplice domanda, a chi di competenza, sul QUANDO queste scuole riapriranno la risposta (come si legge in un ottimo articolo di Marta Occhipinti su La Repubblica, riportato da Il Giornale di Pantelleria) la risposta è: A DATA DA DESTINARSI.

Ma si sa in questo Paese (e mi riferisco al Paese Italia) le opere pubbliche hanno sempre un finale da barzelletta, di quelle che però’ non fanno ridere nessuno.

La morale in questa vicenda pantesca non esiste.

Nemmeno l’etica, neanche il giudizio o il buonsenso.

D’altronde che importanza ha se i bambini restano a casa?

Le mamme, altrimenti, a cosa servono?

Ma la scuola dell’infanzia non è nata per svolgere una funzione aggregativa e sociale, non dovrebbe dare ai suoi piccoli alunni i primi rudimenti per il primo quinquennio di studio che li attenderà compiuti i sei anni?

Boh, non so.

Forse è questa la risposta della politica, degli enti preposti, delle amministrazioni, gli stessi che dovrebbero assicurarsi che ai piccoli non venissero negati diritti che sono basilari?

Boh, non so.

Quanto alle mamme, che per definizione non lavorano.

O forse sì.

Ma perché le donne lavorano?

E dove?

Fuori casa?

Oppure spicciano “solo” faccende domestiche?

Signori, qui andiamoci piano con le domande ad “entra e esci”, come si dice dalle mie parti.

Se la donna lavora fuori casa ci sarà certamente una nonna, una zia anziana, una vicina che all’occorrenza presta un aiutino.

E chi non ha nessun supporto che fa? Porta il bimbo sul posto di lavoro?

Poniamo adesso il caso della madre casalinga.

Qualcuno ha mai sbrigato le faccende e cucinato, con uno o più bambini al di sotto dei sei anni, che gironzolano per casa?

Si ha idea di quanto siano giustamente richiedenti in questa fascia di età?

Che si fa li si piazza davanti al pc, alla tv o davanti un videogame?

NOOOOOOOOOOOO.

Il Comune oggi annuncia, che due delle quattro scuole aprono i battenti, la scuola di Pantelleria (in verità i piccoli verranno accolti in un’aula di una scuola media) e quella di Tracino, presso le quali convergeranno i bambini delle altre contrade.

Delle altre nulla è dato sapere.

Impossibile capire qual è lo stato di avanzamento dei lavori.

Questo mio post è colmo di domande.

L’ultima: ma a qualcuno frega degli ultimi?

 
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