Quando Pantelleria decide per te: nebbia, voli e lezioni di vita

Quando Pantelleria decide per te: nebbia, voli e lezioni di vita

Capisco chi arriva a Pantelleria con una sola settimana di vacanza e vede volare via due giorni nell’estenuante attesa di un aereo che non parte.
Capisco anche chi deve rientrare, perché il lavoro chiama e non conosce tregua né condizioni meteo. Capisco l’inquietudine di chi si ritrova incastrato in un’attesa che pare infinita, mentre numeri e carte scorrono davanti agli occhi come in un sogno sfocato.

Non voglio entrare nel merito della lunghezza della pista, né discutere le responsabilità di chi deve garantire decolli e atterraggi in sicurezza.
Non mi soffermerò nemmeno sulle considerazioni – spesso più nebbiose del meteo stesso – di una politica che forse è disattenta, o magari solo impotente.

Io sono una di quelle che fa finta di capire tante cose, ma alla fine ne comprende davvero poche.
E questo, almeno, è certo.

La nebbia – o, più poeticamente, la muffura – che avvolge Monte Gibele e Montagna Grande, che sale o scende secondo l’umore del mare, dei venti, di Pantelleria stessa, è una delle cose più poetiche che io abbia mai guardato davvero.

Nebbia lenta e fitta.
Apri la porta del dammuso e te la trovi intorno: una coltre fumosa, un latte denso nel quale ti sembra di galleggiare.

Io sono una che vorrebbe afferrare i dettagli, ma finisce per vedere l’insieme.
E questo insieme mi dice che, a volte – e Pantelleria me lo insegna ogni giorno – non possiamo controllare ciò che accade o dovrebbe accadere.

La nebbia su Montagna Grande è una metafora perfetta.
Una storia a sé. Racconta di un’isola che sceglie e decide, dove tutto è possibile, insieme al niente.

E se domani non si parte, si partirà dopodomani.
Nel tentativo continuo di attraversare la vita – e gli imprevisti – con quella leggerezza che non è superficialità, ma sapienza.

Pantelleria è l’isola che ti costringe ad abbandonare l’illusione – tutta umana – di poter scegliere e decidere tutto.
Abbiamo frainteso il nostro ruolo, se pensiamo davvero di avere il controllo. Proviamo a guardare al tutto come fosse niente.
E forse proprio quel niente, in un istante magico, tornerà a essere tutto.

 
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