Le Fate Sapienti di Pantelleria

Le Fate Sapienti di Pantelleria

Se sosterete a Pantelleria più di una settimana avrete il piacere di incontrarla la “Fata”, affaccendata mentre cambia la biancheria o pulisce il “vostro” Dammuso.
Altrimenti, se sarete fortunati, la potreste intercettare all’arrivo o al momento di andare via (ma è davvero raro, direi quasi impossibile).
Di chi sto parlando?
Delle nostre Signore delle Pulizie.
Le nostre Fate Sapienti.

A Pantelleria arrivi e partenze, mediamente, si svolgono in maniera quasi sincrona durante il fine settimana.
Ospiti che salutano dicendo “alla prossima”, altri cui diamo il benvenuto.
La stessa casa nell’arco delle ventiquattro ore (massimo quarantotto) si svuota e si riempie.
E se non ci fossero loro, le nostre Signore Super Lesto e Super Lindo, la nostra organizzazione, crollerebbe sotto il peso di troppe incombenze e innumerevoli granelli di polvere.

Orari calcolati al secondo e mai che loro sbaglino.
Spaccano il minuto.
La gioia più grande è quando la sincronia fa sì che ci si incroci sulla trazzera mentre loro vanno via e noi arriviamo accompagnando i clienti: un bip col clacson e una strizzatina d’occhio è il segnale implicito e mai convenuto che “la missione è stata compiuta”.

La magia si compie quando entri dentro il Dammuso con i clienti appena arrivati e ti avvolge il profumo del pulito, i pavimenti talvolta sono ancora umidi (lì dove il cotto fa un avvallamento e alcune gocce sono testimonianza di un mocio che è stato appena passato), l’odore fresco del bucato invade le tue narici e gli occhi restano “abbagliati” da un bianco splendente che rimanda al blu azolo di un tempo.

Sono presenze invisibili, tanto fugaci quanto indispensabili, queste donne che, con ogni probabilità sono sveglie già dalle quattro del mattino perché andate a raccogliere capperi, uva o olive (a seconda di ciò che la stagione richiede).

Sono parte FONDAMENTALE di un ingranaggio.

Credo che siano coloro che rendono manifesta la magia di mesi di preparazione di una stagione cha va da maggio a ottobre.
Instancabili e generose lavoratrici, le nostre “fate sapienti e instancabili”, per le quali non esiste mai un problema.

Di soluzioni vivono e soluzioni trovano.
Altrimenti non sarebbero FATE.

Foto di Giovanni Matta

 
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