La ragazza che ama salutare

La ragazza che ama salutare

Se per caso ti trovi a passare davanti la sua abitazione lei agita la mano e ti saluta con un grande sorriso.
Ha perso la madre che era piccola ed è diversa da tutti noi, diversa in un modo che a noi non è dato conoscere e che soltanto lei sa.
È una bambina cresciuta in un corpo imponente: alta e con un viso aperto sul quale, se hai intuito, puoi leggere tutte le emozioni più vere.
È cresciuta da sola, con un padre che lavora duramente per potere mantenere se stesso e lei.
Lui va al lavoro al mattino molto presto e non ha nessuno a cui lasciare la sua “donna bambina”.
Ma lui ha scoperto cosa più di tutto la incanta: lei adora trascorrere le sue giornate sul bus che da Scauri va a Pantelleria.
Pertanto, ogni santa mattina, lui la dota di tutto ciò che le occorre e l’accompagna alla fermata davanti alla chiesa e la mette a sedere nel suo posto preferito, la raccomanda all’autista di turno, le dà un bacio in fronte e va a lavorare.
Così la donna bambina, trascorre il tempo della sua giornata a salutare tutti coloro che salgono sul bus e tutti la conoscono e per ciascuno ha un sorriso e una parola.
È una istituzione lei, una delle tante cose o persone indimenticabili di questa isola.
Questo suo dispensare larghi sorrisi agli amici dell’isola o ai turisti di passaggio è come fosse, per lei, un vero e proprio “mestiere”.
A pomeriggio inoltrato il padre, stanco della sua giornata (e lo vedi dalla pelle bruciata dal sole e dagli abiti impolverati) va a riprenderla, ma talvolta lei non vuole andare via, vorrebbe restare sul bus.
Se si è di passaggio a quell’ora li si può in questo inseguirsi mentre lui cerca di portarla verso l’auto e lei che sorridente si divincola e corre nuovamente verso il bus.
E questo può accadere anche più volte, finché con buona pace di tutti lei non si accomoda in macchina con un lieve broncio.
Ma fatta inversione ed incrociato lo sguardo di un qualsiasi passante il suo volto si apre nuovamente, allora agitando la mano ti regala il sorriso più innocente che una giovane donna abbia mai potuto mostrare.
Foto di Giovanni Matta
 
Tags